Lo sport può creare speranza

dove prima c'era solo

disperazione. È più potente

dei governi per abbattere

le barriere del razzismo.

Lo sport è capace

di cambiare il mondo.

 Nelson Mandela

 

 

 Non crediate a quelli che

vi dicono che il mondo si

divide tra vincenti e

perdenti, perché il mondo

si divide soprattutto tra

brave e cattive persone,

questa è la divisione

più importante.

Poi tra le cattive persone

ci sono anche dei vincenti,

purtroppo, e tra le brave

persone, purtroppo, ci

sono anche dei perdenti.

 J. Velasco  

 

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la STORIA della PALLACANESTRO

     La storia della pallacanestro è l'insieme di tutte le informazioni che riguardano questo sport di squadra, in ordine cronologico. Serve a ricostruirne l'evoluzione, seguendo gli sviluppi tecnici, tattici, regolamentari, dei personaggi e delle competizioni. La pallacanestro ha una storia che copre un arco temporale che va dal 1891 ai giorni nostri, per un totale di quasi 120 anni. È stata inventata dall'insegnante canadese James Naismith negli Stati Uniti e le sue regole sono state in seguito rimaneggiate e ampliate: la prima a farlo fu Senda Berenson nel 1893, che adattò lo sport alle donne. Alle Olimpiadi di Saint Louis 1904 i Buffalo Germans, una tra le squadre più antiche, vinse il torneo dimostrativo. Nel 1932 a Ginevra, è stata fondata la Federazione Internazionale Pallacanestro, che da allora ha organizzato la pratica di questo sport a livello internazionale. Appena quattro anni dopo, il basket è diventato sport olimpico. È del 1946, invece, la nascita della National Basketball Association, la più importante lega professionistica del mondo. Nel 1957 nasce la Coppa dei Campioni europea e nel 1966viene istituita la Coppa Intercontinentale. Nel giro di un decennio, anche la pallacanestro femminile diventa uno sport olimpico, a Montreal 1976. Infine, nel 1989 i professionisti sono ammessi ai giochi olimpici, segnando una svolta positiva per il torneo cestistico.

 

L’invenzione

 

     La pallacanestro è uno sport che, a differenza di quasi tutti gli altri, è nato fondamentalmente dall'ingegno di un solo uomo, il dottor James Naismith, professore di ginnastica canadese. Nel 1891 Naismith lavorava in qualità di insegnante in un centro sportivo della reteYMCA: la YMCA International Training School di Springfield, nel Massachusetts. Gli venne chiesto di cercare qualcosa che potesse tenere in allenamento durante la stagione invernale i giocatori di baseball e football in alternativa agli esercizi di ginnastica. Ispirato in parte da un gioco che aveva conosciuto da bambino in Ontario, chiamato "Duck-on-a-Rock" (letteralmente "Anatra su una roccia"), ilbasket ball (agli inizi le due parole erano divise) secondo Naismith vide la luce il 15 dicembre 1891, con un regolamento composto da tredici regole, un cesto di vimini per le pesche appeso ad entrambe le estremità della palestra del centro sportivo, e due squadre di nove giocatori (The First Team). Il campo era circa la metà di quello attuale.

 

L'esordio e i primi sviluppi 

 

     Il nome del gioco basket ball, dal termine basket che significa cesto in inglese, fu coniato da uno degli allievi di James Naismith, Frank Mahan, in seguito al rifiuto dell'inventore di chiamarlo Naismithball. Il 15 gennaio 1892 Naismith pubblicò le regole del gioco: è la data di nascita ufficiale della pallacanestro. La prima partita della storia, disputata il 20 gennaio davanti a 200 spettatori tra studenti e insegnanti della scuola di Naismith a Springfield, terminò 1 a 0 per gli studenti. Nel 1892 iniziò anche la pratica della disciplina tra le ragazze, grazie all'interessamento di Senda Berenson dello Smith College, che modificò le regole di Naismith per adattarle alle donne.

 

La diffusione negli USA 

 

     Lo sport divenne popolare negli USA in brevissimo tempo, cominciando subito dopo a diffondersi in tutto il mondo, attraverso la rete degli ostelli YMCA; gli allievi di Naismith divennero missionari, nel vero senso della parola, e mentre viaggiavano nel mondo per portare il messaggio cristiano, riuscivano a coinvolgere i giovani nel nuovo gioco. Alcuni anni dopo, però, l'associazione cristiana dovette scoraggiare la pratica del nuovo sport a causa delle critiche che gli vennero mosse da vari detrattori. Al fianco dell'YMCA, i college ebbero un ruolo primario nella diffusione della pallacanestro negli USA. Naismith allenò all'Università del Kansas e i suoi allievi Amos Alonzo Stagg e Adolph Rupp portarono lo sport rispettivamente a Chicago e nel Kentucky. Fu però la pallacanestro femminile ad diffondersi di più nei primi anni. Nel 1892 si giocò la prima partita tra l'Università della California e la Miss Head's School. Il 21 marzo 1893 le ragazze della Berenson si incontrarono allo Smith College. Il 4 aprile 1896 si organizzò la prima gara tra college: l'Università di Stanford sconfisse Berkeley per 2-1.

 

L'intervento del governo 

 

     Negli anni dieci, il presidente degli Stati Uniti d'America Theodore Roosevelt approvò la creazione dei primi enti ufficialmente riconosciuti per l'organizzazione delle competizioni e, soprattutto, per la salvaguardia dei giocatori frequentemente da infortuni: nacquero così l' Amateur Athletic Union e l'Intercollegiate Athletic Association of the United States. Le due federazioni presero controllo dello sport, lo regolamentarono e ne sistemarono le regole. Le prime squadre, i primi tornei. Nel 1895 a Buffalo furono fondati i Germans, una squadra legata sempre all'ambiente delle Young Men's Christian Associations. I giocatori dello stato di New York furono tra i protagonisti dei primi anni della storia della pallacanestro, vincendo il campionato panamericano nel 1901. I Germans furono anche tra i protagonisti dell'esordio ufficiale in ambito internazionale, che avvenne durante i Giochi olimpici che si tennero a Saint Louis nel 1904. L'11 e il 12 luglio i Buffalo Germans, i Chicago Central, gli Xavier AA, i Sawyer AB, i Turner Tigers e i Missouri AC diedero vita alla prima competizione cestistica olimpica. Si trattò solo di una manifestazione dimostrativa, ma contribuì a diffondere ulteriormente la conoscenza di questo sport. Il torneo fu vinto dai Germans, che si confermarono tra le squadre più forti del momento. I Germans vinsero ancora 111 partite consecutive tra il 1908 e il 1910 e nel 1925 si sciolsero. La prima partita tra squadra provenienti da stati diversi si disputò solo nel 1909, quando i russi del Mayal incontrarono una selezione YMCA statunitense.

 

Il professionismo 

 

     Negli anni venti c'erano centinaia di squadre di pallacanestro negli Stati Uniti che giocavano a livello professionistico, tuttavia non c'era ancora molta organizzazione per l'attività agonistica tra le varie squadre, che giocavano ancora in polverose strutture costruite per la danza. Nel 1925 l'American Basketball League organizzò il primo campionato professionistico di pallacanestro negli Stati Uniti d'America. In quel periodo sorsero varie squadre che rimasero per anni tra le più importanti e titolate: nel 1918 gli Original Celtics iniziarono a giocare, prendendo parte a vari campionati; nel 1922 si organizzò la squadra dei New York Renaissance; è del 1927 la fondazione degli Harlem Globetrotters, ad opera di Abe Saperstein; nel 1936 nacque l'All American Red Heads Team, la prima squadra femminile che impiegò le stesse regole degli uomini. Nel 1934 il Madison Square Garden ospita il primo torneo di pallacanestro davanti a 16.200 spettatori.

 

Le 13 regole di Naismith 

 

     Il 15 dicembre 1891 Naismith pubblicò le tredici regole del nuovo sport, che da allora si evolsero fino a renderlo uno sport molto differente dall'originale. Inizialmente, si giocava in un campo grande circa la metà di quello attuale, quindi circa 7 metri di larghezza per 14 di lunghezza. Alle estremità del campo erano poste due ceste di vimini per le pesche, appese al muro e chiuse di sotto. Ogni volta che si segnava un punto, la palla doveva essere recuperata con l'aiuto di una scala installata dietro il tabellone. Le squadre erano formate da nove giocatori. La prima palla era quella usata per il calcio. Delle 13 regole originali di Naismith, alcune sono rimaste fino ad i giorni nostri: la regola uno è rimasta identica; la prima parte della regola cinque è molto simile; la realizzazione dei punti è rimasta identica, compresa l'impossibilità degli avversari di opporsi illegalmente alla realizzazione del canestro; chi rimette la palla all'interno del campo durante una rimessa laterale, ha ancora solo cinque secondi a disposizione; ovviamente, la vittoria è sempre ad appannaggio della squadra che segna il maggior numero dei punti.

 

I primi cambiamenti 

 

Tra le novità apportate al gioco, nel 1893 fu introdotto un pallone simile a quello attuale ma di colore marrone, sostituito solo negli anni cinquanta dal pallone arancione di Tony Hinkle, che ebbe una diffusione mondiale. Nel1894 fu introdotto l'uso del tabellone dietro al canestro, che inizialmente venne sostituito da un anello metallico al quale era attaccata una rete, anch'essa chiusa, e poi, nel 1912, ne venne tagliato il fondo.

Il numero dei giocatori andò progressivamente diminuendo, passando dai nove giocatori per squadra a sette e infine ai cinque attuali. Nel 1933 vennero introdotte le regole dei 3 e 10 secondi. Nel 1954 vennero introdotti i 24 secondi.

 

Un gioco di contatto 

 

     Nei primi anni si perse subito la qualifica di no-contact game che aveva caratterizzato il gioco nei pensieri di Naismith; infatti la sua idea era proporre qualcosa di diverso dal football, a cui tutti potessero partecipare non in base alla forza o alla stazza ma proprio in base all'abilità di infilare una palla in un cesto a 10 piedi del pavimento. Con il primo professionismo, il gioco divenne perfino violento: i giocatori indossavano paramenti per difendersi dai colpi. La pallacanestro veniva chiamata the Cage Game ovvero il Gioco della Gabbia, perché le partite si disputavano all'interno di alte recinzioni. Lo scopo di tutto questo era proteggere gli sportivi dal lancio di oggetti da parte delpubblico, molto più vicino al campo rispetto ad altri sport: volavano bottiglie, monete, sedie. D'altra parte, si voleva anche difendere il pubblico dai giocatori, che erano già molto più grandi e grossi della media (chi giocava nel ruolo dicentro raggiungeva i 195 cm circa, mentre al giorno d'oggi ci sono centri di 220 cm e oltre) e non avevano problemi a ricambiare i doni del pubblico.