Lo sport può creare speranza

dove prima c'era solo

disperazione. È più potente

dei governi per abbattere

le barriere del razzismo.

Lo sport è capace

di cambiare il mondo.

 Nelson Mandela

 

 

 Non crediate a quelli che

vi dicono che il mondo si

divide tra vincenti e

perdenti, perché il mondo

si divide soprattutto tra

brave e cattive persone,

questa è la divisione

più importante.

Poi tra le cattive persone

ci sono anche dei vincenti,

purtroppo, e tra le brave

persone, purtroppo, ci

sono anche dei perdenti.

 J. Velasco  

 

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la GINNASTICA ARTISTICA

La ginnastica artistica è una disciplina della ginnastica e uno sport olimpico, sia maschile sia femminile. L'atleta di tale disciplina, il ginnasta, deve essere dotato di forza e velocità, elevata mobilità articolare, e deve seguire un allenamento molto lungo a causa dei numerosissimi elementi di coordinazione (alcuni dei quali controintuitivi, come i salti all'indietro). I principali elementi, come ad esempio la verticale, possono comunque essere appresi anche in età adulta.

 

Le origini della ginnastica artistica sono molto antiche; si possono individuare in diverse culture, quali quella cinese, egizia e micenea.

Per quanto riguarda i Greci, la ginnastica fu prima praticata dai Dori. Si deve però precisare che gli antichi, per «ginnastica artistica» (corpo libero ed attrezzi), non intendevano quello che intendiamo noi oggi, bensì quegli esercizi fisici che corrispondono all'attuale atletica leggera, alla lotta, al pugilato. La ginnastica non incontrò eccessivo favore nell'età romana. I romani, che pure non disprezzavano gli esercizi fisici in funzione militare, non apprezzavano la ginnastica perché la ritenevano propria degli schiavi o degli stranieri e perché erano contrari a mostrarsi nudi in pubblico. Solo dopo il Mille la cultura fisica riacquistò importanza.

 

Nel XIX secolo si giunse all'attuazione di una ginnastica razionale e scientifica, per opera soprattutto di F. L. Jahn, che inaugurò a Berlino la prima palestra pubblica all'aperto. Egli consigliò come basilari gli esercizi che preparano alla corsa e al salto; introdusse, inoltre, l'uso degli attrezzi. Nello stesso periodo lo svedese Per Henrik Ling ideò, in contrasto con l'attrezzistica di Jahn, un metodo ginnico creato per sviluppare progressivamente il corpo secondo le sue possibilità. Adolf Spiess, in Germania, si dedicò allo sviluppo della ginnastica collettiva. In seguito dalla fusione del metodo di Jahn e quello di Spiess nacque la moderna ginnastica artistica (sistema Jahn/Spiess).

 

In Italia nel 1807 Girolamo Bagatta introdusse la ginnastica nel suo istituto a Desenzano, frequentato dai giovani delle migliori famiglie lombarde e venete. Il maggior sviluppo di queste attività sportive si ebbe però in Piemonte, dove R. Obermann introdusse l'istruzione ginnica degli allievi dell'accademia militare.
Dal 1830 al 1860 nacquero in Italia parecchie associazioni ginniche, che federandosi nel 1869 a Venezia diedero origine alla Federazione Ginnastica d'Italia. Dodici anni dopo fu fondata la Federazione Internazionale di Ginnastica (Liegi 1881). Questa Federazione è la più antica delle federazioni sportive d'Italia; ha lo scopo di promuovere, propagandare e disciplinare in Italia la ginnastica come attività sportiva rivolta all'educazione fisica e morale della gioventù e di curare la preparazione olimpica degli atleti tesserati.

 

Specialità comuni

 

Volteggio

Nel volteggio il o la ginnasta corre lungo il tumbling (la pista per effettuare la rincorsa e acquisire velocità) lungo 25 metri, salta su una pedana posizionata davanti alla tavola e dopo aver appoggiato le mani sull'attrezzo esegue il volteggio vero e proprio. Il punteggio si basa su diversi parametri. I ginnasti devono arrivare al suolo in modo pulito, senza salti o passi successivi all'atterraggio, ed entro una porzione definita del tappeto. Devono inoltre dimostrare una buona tecnica ed esecuzione del volteggio stesso. Cadute, passi, tecnica scadente ed elementi eseguiti in maniera non ottimale portano a sottrazione di punti. Per poter vincere una medaglia in questa specialità, sono necessari due salti. Per poter competere nel concorso generale individuale o nella finale a squadre, uno solo.

 

Corpo libero

Il corpo libero maschile prevede una serie di esercizi privi di musica senza l'ausilio di strumenti specifici al di fuori del suolo, termine col quale si può alternativamente definire il corpo libero. Per il corpo libero si ricorre all'uso di una pedana quadrata, o "quadrato", ampia 12×12 metri, con un metro di "sicurezza" intorno. Il corpo libero femminile si svolge su una pedana in tutto simile a quella del corpo libero maschile. Tanto nell'Artistica quanto nella Ritmica è richiesto un accompagnamento musicale come difficoltà ulteriore di cui tenere in conto i tempi.

 

Attrezzi femminili

 

Parallele asimmetriche 

Le parallele asimmetriche  sono un attrezzo che richiede soprattutto forza nelle braccia. Le ginnaste eseguono movimenti in gran velocità e i passaggi più spettacolari sono quelli caratterizzati dai grandi salti con ripresa dello stesso staggio oppure passando da uno staggio all'altro. L'esercizio inizia con un'entrata e termina con un'uscita, nella quale la ginnasta si stacca definitivamente dallo staggio ed atterra sul tappeto. Le ginnaste sono solite utilizzare dei paracalli per garantire una migliore presa sugli staggi e per proteggere le mani da eventuali calli e vesciche. Le ginnaste bagnano gli staggi e i paracalli con dell'acqua e possono anche applicare della magnesia per impedire di scivolare. La magnesia può essere applicata anche sulle mani prive di paracalli.

 

Trave 

La trave di equilibrio è un attrezzo su cui l'atleta deve eseguire una routine composta da salti, elementi acrobatici, giri ed elementi artistici in massimo 70-90 secondi. Secondo il regolamento della Federazione Internazionale, la trave deve essere posta ad un'altezza di 125cm, deve essere lunga 500cm e larga 10cm.

Attrezzi maschili

 

Cavallo con maniglie 

Il cavallo con maniglie è alto da terra 105 cm ed è dotato di maniglie alte 15 cm montate parallelamente e nella parte superiore dell'attrezzo. Ogni atleta per effettuare un esercizio deve tenersi sull'attrezzo solo con le mani, infatti se un atleta in gara toccasse l'attrezzo con i piedi ci sarebbe una penalizzazione da parte dei giudici. I movimenti principali dell'attrezzo sono: la sforbiciata e il mulinello che consistono in rotazioni delle gambe e delle braccia in appoggio sulle diverse parti dell'attrezzo.

 

Anelli 

Gli anelli hanno un esercizio che dura circa un minuto, durante il quale il ginnasta tiene posizioni statiche e compie passaggi dinamici, terminando con un salto detto uscita. L'attuale Codice dei Punteggi prevede che l'esercizio sia composto da 10 difficoltà, tra le quali devono esserci necessariamente movimenti di slancio, posizioni di forza, movimenti di slancio combinati a posizioni di forza, combinazioni tra 2 posizioni di forza, e deve terminare necessariamente con un'uscita.

 

Sbarra 

La sbarra è un attrezzo simile alle parallele asimmetriche femminili, l'esercizio è eseguito dal ginnasta senza mai scendere dall'attrezzo. L'elemento principale che il ginnasta utilizza per eseguire i vari elementi è chiamato granvolta, un movimento circolare attorno alla sbarra che può essere eseguito di petto o di dorso. Durante la granvolta il ginnasta accumula energia cinetica e, sfruttando anche l'elasticità della sbarra, attua dei salti al di sopra o alla stessa altezza dell'attrezzo.

 

Parallele simmetriche 

Le parallele simmetriche sono costituite da due staggi, composti da strati di diversa flessibilità in legno e solitamente dotati di anima metallica, regolabili a diverse altezze. Al ginnasta viene richiesta una serie di evoluzioni al loro interno, senza mai toccare il suolo con i piedi, ma sfruttando l'oscillazione sulle braccia, sulla base della quale si sviluppano passaggi in verticale fra staggi, salti, ed infine l'uscita dall'attrezzo.